La Merkel in vista del voto del 22 settembre 2013 aumenta la spesa sociale

Giu. 25 2013

Tratto da "Il Sole 24 Ore" del 25 giugno 2013

Nettamente in vantaggio in tutti i sondaggi d'opinione, il cancelliere Angela Merkel ha lanciato ieri il suo programma elettorale per il voto del 22 settembre, ribadendo l'impegno a un bilancio in pareggio e alla riduzione del debito pubblico, ma al tempo stesso promettendo l'aumento della spesa sociale, rubando alcune idee dell'opposizione socialdemocratica.

Secondo stime della Deutsche Bank, le promesse di tagli alle tasse per la classe medie e gli aumenti di spesa pubblica ammontano a 21 miliardi di euro l'anno, cui vanno aggiunte le spese addizionali per l'istruzione e le infrastrutture (25 miliardi di euro concentrati soprattutto sulle autostrade). Complessivamente, si arriverebbe a 30 miliardi di euro l'anno. Il cancelliere, forse memore del forte calo di consensi subito nel 2005 subito prima del voto, quando annunciò un aumento dell'Iva, ha promesso che la spesa aggiuntiva verrà finanziata senza aumenti di imposte, grazie al buon andamento dell'economia.E ha ribadito la fedeltà al rigore di bilancio, sostenendo che i prossimi surplus nei conti pubblici (già quest'anno la Germania è arrivata al sostanziale pareggio) verranno usati per rimborsare il debito, «invertendo una tendenza quarantennale».

Promette aumenti degli assegni familiari, contributi alle madri per stare a casa dal lavoro (una misura favorita dai cristiano-sociali bavaresi), aumenti delle pensioni più basse, riduzione del fiscal drag per la classe media. In più, "ruba" alcune idee ai socialdemocratici, come l'introduzione del salario minimo, anche se demandata alla contrattazione fra imprese e sindacati, e il tetto agli aumenti degli affitti, misura molto popolare in Germania, dove meno del 40% delle famiglie ha un'abitazione di proprietà.