Erogazioni di contributi - maggiori controlli per scovare i soliti furbetti

Mar. 22 2013

Sembrerebbe che alcuni richiedenti prestazioni sociali, (quali ad esempio, reddito minimo d'inserimento quando il soggetto non

ha nessun mezzo di sostentamento proprio, integrazione al reddito, spese di locazione cosiddette "contributo all'affitto", spese condominiali etc.), riescano ad eludere i controlli da parte degli enti preposti all'erogazione delle prestazioni.

Questo si traduce in sostanza, nel sottrarre risorse a coloro che ne hanno davvero bisogno.

Proprio in ottica della conservazione del principio di solidarietà che, in difetto di controlli, rischia di tradursi in un vero e proprio sbarco per i più furbi, a scapito dei più bisognosi. 

Dopo queste segnalazioni pervenutemi, ho impegnato la Giunta provinciale con la mozione n. 606.13, affinchè preveda a vigilare in modo efficiente sui beneficiari delle prestazioni sociali estendendo all'Agenzia di vigilanza, istituita  con una modifica alla legge provinciale 17 dicembre 1998, n. 13 "Ordinamento dell'edilizia abitativa agevolata", compiti non solo riguardanti l'accertamento delle contravvenzioni al vincolo sociale dell'edilizia abitativa agevolata ma, compiti più generali, sul rispetto dell'intero sistema delle prestazioni erogate dagli enti preposti su tutto il territorio provinciale.

Non solo.... rendere concreto ed effettivo il legame di chi riceve un contributo ed il suo mantenimento, accertare che lo stesso beneficiario si senta obbligato, nei confronti della collettività, ad accettare lavori o corsi di formazione proposti dagli Enti.

La più significativa... ho chiesto alla Giunta di approfondire e prevedere se, in mancanza di reperimento di occupazione, i beneficiari di detti contributi possano essere impiegati a svolgere lavori di pubblica utilità o socialmente utili in favore di Enti o Istituzioni pubbliche; dalla pittura delle panchine dei giardinetti delle città, a quelle murarie, etc.,