organico che si faranno sempre più pressanti nei prossimi anni con il pensionamento di molti professionisti.
Progetto assolutamente assurdo, che dimostra chiaramente di non sapere cosa è un corso di laurea in Medicina e Chirurgia e cosa significhi fare il medico.
Per formare una nuova classe medica, in grado di competere con le scuole a noi più vicine (Verona e Innsbruck), in una Provincia che conta poco più di mezzo milione di abitanti (gli studenti trentini continueranno in buon parte a frequentare Verona e Padova), oltre alle strutture e aule didattiche, che potrebbero anche essere facilmente disponibili, servono dei docenti e magari anche qualche eccellenza.
Tralascio i criteri di scelta dei docenti, che rischiano anche in questo caso di essere “fatti in casa”, con caratteristiche magari “ad personam”, adducendo la particolarità della nostra situazione, dell'Autonomia e quant'altro, per concentrarmi sui costi di questa operazione. Spropositati rispetto ai benefici. La scarsa “concorrenza” tra studenti in un sistema che rimarrà chiuso porterà a selezionare la mediocrità, di cui non abbiamo certamente bisogno.
Perchè non lasciamo che i nostri giovani continuino a formarsi in scuole già rodate, incentivando eventualmente la mobilità e sostenendo le famiglie nel mantenimento di questi giovani (meritevoli) in altre città (costerebbe sicuramente di meno alla mano pubblica e garantirebbe un'esperienza di vita sicuramente positiva ai nostri studenti: studiare a Milano, Vienna, Monaco aiuta ad aprire la mente...) e facciamo poi in modo che i migliori tornino a casa nei nostri ospedali.
Meglio lasciare la Medical School al libro dei sogni, anche per il bene di tutti i pazienti della nostra Provincia!
Cordialità
Mario Tagnin
Consigliere Comunale Indipendente Bolzano