giorni arriverà la decisione definitiva su eventuali alleanze con altre parti del centrodestra come «Alto Adige nel cuore». La discussione è in corso e si fronteggiano due posizioni. Da un lato c’è chi spinge per unire il più possibile. Dall’altro c’è chi, riassume Tagnin, «vuole dare un segno di rinnovamento e non vorrebbe che in nome dell’unità ci si dovesse fare carico delle aspirazioni di rielezione di qualcuno». Tagnin chiude con una battuta: «Nel caso di nuovo simbolo si è pensato a “Non solo capre”. Può funzionare. E ci facciamo una bella risata». Il tormentone sulla gaffe di Michaela Biancofiore impazza («il Pdl è così forte che potremmo candidare anche una capra»). Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) non nasconde irritazione: «Alto Adige nel cuore ritiene che la sola ipotesi di presentare ulteriori e nuove sigle civiche, inventate a ridosso delle elezioni, alla competizione elettorale devasterebbe drammaticamente lo scenario politico locale, creerebbe un disorientamento nell'opinione pubblica.Non si lascerà nulla di intentato rispetto la necessità di semplificare il quadro politico».